Marianne ha avuto la sensazione che la vita vera stesse accadendo da qualche parte molto lontano da lì, che stesse accadendo senza di lei, e non sapeva se avrebbe mai scoperto dove e se sarebbe riuscita a farne parte. Era una sensazione che a scuola aveva spesso, ma che non era accompagnata da immagini precise di come la vita vera potesse essere o dell’effetto che potesse fare. Sapeva solo che quando sarebbe iniziata, non avrebbe più avuto bisogno di immaginarla.

È davvero difficile scrivere una recensione di Persone Normali (Einaudi 2018), il secondo libro di Sally Rooney, senza cadere nella banalità.

Ma partiamo dal principio.

Sally Rooney è una ragazza nata in Irlanda nel ’91 (giovane, accipicchia, ma c’è davvero del talento in lei) che ha esordito nel 2017 con il suo primo romanzo, Parlane Tra Amici, successo mondiale.

L’anno dopo esce Persone Normali, che io noto per caso in libreria, non so bene dove lo avessi già visto, so solo che tra il compralo, leggerlo e amarlo ci sono volute più o meno 24 ore e un viaggio in aereo Verona-Lisbona.

L’amore delle Persone Normali

Amore.

Persone Normali parla di amore, dell’amore come tutti lo conosciamo nella sua forma più semplice.

Due protagonisti: Marianne e Connell.

Lei introversa, chiusa in se stessa e nei suoi pensieri, una famiglia ricca ma ammaccata alle spalle, , lui con una vita piuttosto comune, una mamma amorevole, amici che lo fanno sentire cool (così si dice) a scuola, che parla poco ma che racchiude tanto.

Vivono nella stessa città, si frequentano da sempre, ma sono così diversi da non parlarsi quasi mai.

La mamma di Connell però lavora per la famiglia di Marianne ed è proprio lì, nella casa della famiglia per bene, che avviene tutto. E non parlo solo del primo bacio, del conoscersi, parlo anche di come quella casa faccia parte di una fetta di vita dolorosa e triste di Marianne, che ne pagherà le conseguenze negli anni a seguire.

E che si innamorano, se così si può dire, un giorno un po’ a caso di Febbraio.

Ma innamorarsi è semplice, è vivere l’amore il vero problema.

C’è Connell che si vergogna di dire ai suoi amici troppo cool di questo paesino d’Irlanda che sta con Marianne, la ragazza strana, quella che non parla con nessuno, che non ha amici. E quindi manda tutto a quel paese, che non so se si può dire sull’internet ma lui la lascia scappare, per stupidità, beata gioventù, ma tanto si soffre un pò e la vita va avanti.

E poi arriva l’università, a Dublino, in quel Trinity College che conosciamo un po’ anche noi, e Connell non è più tanto figo e con fatica riesce a trovare un amico, che lo invita ad una festa dove arriva e vede lei.

Lei che non è più tanto introversa, che sta sempre sulle sue ma adesso ha una vita diversa fatta di amici, una casa sua, senza la condivisione della stanza, come la maggior parte dei ragazzi del college.

E insieme a tutte queste cose c’è quell’amore di cui parlavamo che si percepisce, in ogni riga del libro ma com’è che era? Ah, sì, si cambia e si va avanti.

Negli anni a seguire con i mille problemi delle altre persone, le vacanze, un ritorno di fiamma qua e là lasciato sfuggire da piccolezze, righe e righe di pensieri, così comuni, così normali.

Forse il segreto di questo libro è proprio questo, siamo tutti persone normali che pensano, agiscono, parlano con altre persone normali.

Ma non ce ne rendiamo conto e pensiamo di essere strani, quando invece siamo solo un po’ troppo contorti.

Recensione di Persone Normali

Ho amato questo libro, l’ho amato dalla prima all’ultima riga così come ho amato la mini serie tratta dal romanzo, uscita ad Aprile 2020 su Hulu.

Credo ci sia dentro un po’ tutto l’amore, l’amicizia, i rapporti familiari non sempre idilliaci o chiari, la confusione dei 20 anni, la paura del futuro.

Il libro affronta queste tematiche in un modo leggero ma complesso, ogni pensiero del personaggio viene espresso come a dire vorrei dire questa cosa, ma intanto la penso e va bene così.

Connell e Marianne sono due personaggi che rappresentano ognuno di noi, anche se abbiamo delle storie diverse, anche se non abbiamo avuto un amore che si è trascinato nel tempo, anche se lo stiamo ancora aspettando.

Siamo persone normali anche noi dopo tutto no?

Sally Rooney è capace di trascinarti nel suo mondo senza usare dialoghi diretti, ti tiene incollato alle pagine senza fare il minimo sforzo.

Prima di leggere il libro ricordo di aver letto una recensione che sosteneva la banalità del tema, il fatto che fosse una storia trita e risentita. C’ho pensato e mi verrebbe da dire che si, l’amore è un tema sentito e risentito su cui tutti hanno un’opinione diversa.

Ma alla fine è quello che cerchiamo e vogliamo tutti, un po’ d’amore s’il vous plait, come se si potesse ordinare al bar.

 

Miniserie di Persone Normali

Sulla Miniserie ci sono poche cose da aggiungere ma credo che gli autori abbiano dato vita a quello che c’era nella mia\nostra testa.

Daisy Edgar-Jones e Paul Mescal, i Marianne e Connell che prendono forma con un viso e un corpo reale sono azzeccatissimi per questo ruolo. Al di là della chimica trovo geniale la loro recitazione che combacia perfettamente con i protagonisti del libro.

Credo sia una delle poche serie rimasta piuttosto fedele alla sua versione romanzata, forse anche perché Sally Rooney ha contribuito a scriverne i primi sei episodi.

Ci sono ovviamente alcune differenze, scrivere un libro è un conto ma una sceneggiatura richiede (quasi) un doppio sforzo.

Bisogna dare vita ai pensieri di Connell e Marianne, che non restano più nella loro testa ma prendono forma, hanno una voce.

Nel libro ci sono degli aspetti della vita di Marianne che vengono spiegati meglio, così da far capire il perché di alcune sue scelte in campo amoroso\sessuale.

Il mio consiglio è sempre lo stesso, prima il libro, poi il film ma anche se doveste scegliere di fare il contrario non resterete delusi. Ci sono i baci, ci sono gli sguardi, c’è quella sensazione di voler abbracciare ed essere abbracciati, la tristezza, i problemi con l’università.

C’è il fantastico e spaventoso mondo dell’erasmus, l’affrontare la perdita di persone a noi care, ognuno a suo modo, come può, perchè siamo esseri umani, fatti di emozioni, sentimenti e paure

Siamo Persone Normali.

 

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