Scrivere di me non è mai facile perché alla domanda da dove vieni non so mai bene cosa rispondere.

Sono Rossella, classe 1990, fatta di diverse sfumature che cambiano in continuazione.
Sono nata in Molise, ho vissuto per un po’ in Campania, poi qualche anno in Calabria e alla fine sono approdata a Verona.
Sono sempre stata curiosa, un’osservatrice del mondo che cercava il suo posto (cosa che in parte ancora sto facendo) e riempivo diari su diari, ricchi di pensieri, sapevo di avere delle cose da dire ma non riuscivo a capire come esprimerle.
Parlo troppo, penso sempre, mangio pop corn e guardo troppe serie tv.
Ho studiato lingue per poi approdare al Dams, perfezionando gli studi in restauro cinematografico e dopo qualche insicurezza sono partita con un biglietto di sola andata per Lisbona, la città che avevo scelto per l’Erasmus. Dovevo restare 3 mesi invece sono passati cinque anni, prima di decidere di tornare a Verona. Lisbona mi ha salvata, lo dico sempre. Due volte, ma di questo avremo modo di parlarne.

Negli anni ho coltivato e rivisto i miei valori, la spinta che mi porta a fare ciò che amo: l’amicizia,
fondamentale da sempre, l’uguaglianza e l’empatia, perché cerco sempre di mettermi nei panni di
chi mi sta vicino, il rispetto, l’energia e un po’ di testardaggine, che serve sempre.
La Creatività, che mi ha aiutata ad affrontare ogni momento.

Nel 2017 dopo la laurea ho scoperto di avere due tumori. Uno l’ho tolto subito mentre per l’altro ho
dovuto fare le famose e paurose chemio, 6 mesi avanti e indietro tra Italia e Portogallo.
La domanda più difficile a cui non ho ancora trovato risposta: perché a me?
Non lo so, ma è successo e si è fatto quel che si doveva fare. Se vi dicessi che il cancro mi ha insegnato che la vita è breve e che bisogna coglierla giorno per giorno sarei ipocrita, perché sicuramente è una frase vera tanto quanto è una frase fatta.

Sono un work in progress.

Ho iniziato a raccontarmi sul web scoprendo poi una passione per la comunicazione digitale, ho scoperto
come dare sfogo a tutti quei pensieri che erano rimasti mia testa per tanto tempo. Ho aperto un blog e uso
la mia pagina Instagram per parlare, dire, fare, scherzare (semi cit).
Parlo di viaggi, di coraggio, ogni tanto ci piazzo dentro libri e film, racconto di come mollare tutto e partire
anche se c’è sempre un pizzico di paura.
Ho una voce, voglio usarla, posso fare del bene, posso aiutare, posso fare qualcosa di utile.

La mia Visione

Faccio un lavoro creativo, dedito alla creazioni di eventi e progetti: sono un moderno menestrello, racconto storie di luoghi, persone e di brand andando a scoprire il loro perché, cosa li porta ad essere ciò che sono.
Un creator, come si dice oggi, che aiuta gli altri a narrare la propria storia.

PARLANO DI ME:

Sarò sincera, quando ho ricevuto la prima email in assoluto che mi proponeva una breve intervista non sapevo se urlare o mettermi a piangere. Nel dubbio ho sorriso e ho aperto una bottiglia di vino bianco. Esagerata? Non lo so, ma ho imparato con il tempo ad apprezzare ogni singola cosa bella che accade.

Qui potete trovare la mia prima intervista, di colei che ora chiamo amica con la A maiscuola: @unasardatralenuvole nella sua rubrica di Donne Straordinarie ha parlato con me verso la fine del 2018.

Eccomi qualche tempo dopo su AroundTheWorld!

E di nuovo su Ledonnelosanno, un sito scritto da donne e dedicato alle donne!

Giulia Maio, in arte @noncieromaistata invece mi ha invitata a parlare in una puntata del suo Podcast Parliamone-tra-amici!

Ho chiacchierato volentieri con Il magazine di Expat.com, che si occupa di raccontare storie di italiani all’estero, con un Forum dedicato.
Vi consiglio di darci un occhio!

Con Te all’Estero, un’associazione che si occupa di psicologia e psicoterapia mi ha intervistata per rispondere ad alcune domande per poter essere d’aiuto a chi sta passando un momento difficile.
Ecco qui il video a cui tengo tantissimo: