“Dai andiamo a Stoccolma, dove se mangi stai colma,dove potrai dire con calma,io sto colma a Stoccolma”
(Rino Gaetano)
Il 2018 è stato l’anno delle scoperte, oltre che di me stessa anche delle città.
Da giovane, quando qualcuno mi raccontava di aver visitato il Nord Europa ho sempre pensato che facesse troppo freddo e fosse troppo buio per i miei gusti. Una delle cose che mi contraddistingue però si chiama curiosità, quindi se penso che qualcosa non mi vada a genio oggi, domani probabilmente farò di tutto per cercare di capire il perché e dare una seconda chance.
Questo è stato uno dei motivi che mi ha spinto a comprare un biglietto per Stoccolma, capitale Svedese che si è rivelata essere una delle mete migliori dello scorso anno.
Stoccolma: cosa sapere prima di partire
- La moneta ufficiale di Stoccolma è la corona svedese (SEK), ma a parer mio cambiare non conviene molto. Potete pagare tutto con la carta di credito o bancomat, anche un semplice caffè. Se scaricate la APP Currency sul vostro telefono potrete visualizzare in qualsiasi momento il cambio giornaliero in tempo reale.
- L’aeroporto dei voli Low Cost, SKAVSTA si trova a circa 90 minuti dal centro di Stoccolma, ma è ben collegato. Per ogni volo che arriva e/o parte c’è a disposizione un comodo autobus che vi porterà direttamente a destinazione senza soste (anche quando si atterra ad orari improbabili come le 11.30 di sera). Il biglietto si può comprare in aeroporto, alla stazione degli autobus ma anche comodamente sul sito flygbussarna.se
- Per la guida food della capitale svedese mi sono completamente affidata alla Lonely Planet, una delle guide migliori sul mercato. Nel post vi parlerò dei 3\4 posticini dove sono stata io. Una cosa però devo precisarla: credo sia una delle città più vegetarian\vegan friendly che io abbia mai visitato, non solo nel cibo ma anche nelle bevande, per chi come me non può ad esempio bere latte esistono in tutti i bar le varianti vegetali, dalla soja alla mandorla o avena.
- Una delle domande più gettonate è: quanto è cara come città? Dipende. Da che tipo di vacanza volete fare, quanti giorni e come volete viverla.
A conti fatti io ho speso tra aereo + alloggio (mini appartamentino con cucina e bagno) + musei + cibo = circa 400€ - Clima: sono andata a fine novembre che non è proprio il periodo migliore per quanto riguarda la luce. Il sole sorgeva alle 8.30 del mattino e tramontava alle 3 circa quindi le ore a disposizione per vedere la città di giorno erano limitate. Le temperature si aggiravano tra i 2 e -4 gradi con l’80% di umidità. Nulla di grave, se siete stati in pianura padana d’inverno si può sopravvivere anche a questo. Consiglio collant o calzini termici, maglia termica da mettere sotto ai maglioni e giacca pesante. Sciarpa, guanti e cappello sono graditi.
- Mezzi di trasporto: ti portano ovunque e sono molte efficienti, inoltre la metropolitana di Stoccolma, chiamata TUNNELBANA, regala delle piccole meraviglie. Esistono addirittura dei tour organizzati che vi faranno visitare la galleria colorata più lunga del mondo. Per sapere tutti gli orari e i prezzi dei mezzi di trasporto potete guardare il sito e scaricare comodamente la APP SL
Esiste la Stockholm city pass, dipende molto da cosa volete visitare. Secondo me conviene se si decide di restare per più di un week end così da poter vedere molte più cose (potete farla spedire direttamente a casa vostra prima del viaggio).
- Alloggio: viaggio low cost, hotel altrettanto. Ho prenotato attraverso il portale booking.com un grazioso monolocale dotato di cucina al Forenom Aparthotel nel quartiere di Flemisgberg che dista 20 minuti in treno, dal centro storico della capitale svedese. Comodo, pulito e accogliente, vi viene fornito un codice di accesso 3 ore prima del check in che farete autonomamente, cosi come il check out. Ho preferito avere un mini appartamento per due motivi, primo il fattore tempo, cinque giorni e quattro notti mangiando fuori sono un po troppe. Seconda cosa il clima una volta tramontato il sole è abbastanza gelido, qualche sera sono rimasta a mangiare a casa con netflix e pop corn annessi.
- Ultima ma non meno importante la puntualità. Io sono ritardataria di nascita ma loro spaccano davvero il minuto, se la nave del tour dell’arcipelago parte alle 12 e voi arrivate alle 12.03 potete guardarla dal molo mentre si allontana senza di voi (esperienza provata sulla mia pelle).
Cosa vedere a Stoccolma
DAY 1 (Gamla Stan, The Royal Palace, NationalMuseum)
Gamla Stan è considerato il centro per eccellenza della capitale svedese, parte vecchia della città. Insolita, ricca di negozietti e ristorantini è resa ancora più magica dai colori caldi degli edifici che la circondano, mi sono innamorata dei piccoli vicoletti e di quell’atmosfera magica che sa tanto di città del nord. Credo che con la neve sia ancora più bella.
A fine novembre si possono già ammirare i mercatini di natale, con tanto di cioccolata calda e cibo fritto di ogni tipologia nella famosa piazza Stortoget sede tra l’altro del museo del Premio Nobel (quando sono andata io gli edifici principali erano in ristrutturazione, ma questa è un’altra storia).
Il primo palazzo visitato è stato il Royal Palace svedese, e col senno di poi sento di consigliarlo solo dopo aver visitato altri musei o monumenti: io associo sempre dei ricordi alle cose che visto, come un quadro particolare o una persona, a volte dei colori o sensazioni. Le sale regali sono bellissime e l’edificio maestoso ma non mi ha lasciato quella sensazione di stupore (costo 15€ a persona con visita ai gioielli della corona)
Tra una passeggiata e l’altra mi sono imbattutta in una bellissima libreria chiamata The science fiction Bokhandeln che vende non solo edizioni vecchie di libri bellissimi, ma anche fumetti e modellini. Se siete un po’ nerd come me vale la pena entrarci.
Una tradizione che ho da qualche anno a questa parte è quella di comprare un libro in ogni città che visito cosi da poterlo portare nella mia scatola dei ricordi.
Una zuppa di pollo e una cioccolata dopo decido di lasciare Gamla Stan per visitare il NationalMuseum raggiungibile in dieci minuti a piedi. È gratis, ci sono opere che spaziano dal rinascimento fino al XX secolo, è ben strutturato e interessante.
Ricordo benissimo il freddo polare di quella sera, quindi dopo una sosta in una piccola pasticceria trovata sulla strada di ritorno mi sono fiondata a casa.
DAY 2 ( Skinnarviksberget, Fotografiska, passeggiata a Södermalm)
La giornata inizia bene quando mi sveglio e fuori dalla finestra c’è un leggero nevischio che rende l’aria di Stoccolma meno umida e più magica.
Grazie al sole che spunta dopo poco decido che è tempo di una passeggiata in uno dei quartieri che viene descritto come i più belli della città: Södermalm, che ha quello stile Hypster che tanto piace. Mi perdo tra le viette e decido di arrivare a piedi in uno dei punti panoramici di Stoccolma, la Skinnarviksberget e devo dire che ne è valsa davvero la pena.
Prendersi del tempo è una delle cose che preferisco quando viaggio, mi fa godere di più il posto, so che in questo modo si deve rinunciare a qualcosa ma la mia filosofia è molto zen in questo caso: “una scusa in più per tornarci” mi dico sempre.
Pit stop per caffè e pasticcino e prosegue la scoperta del quartiere.
Pranzo in un posto vegan friendly, che vende anche libri, consigliato dalla Lonelyplanet il Kafè 44, lungo la strada che mi porta alla prossima meta, il Fotografiska Museum, uno dei più bei musei visitati in vita mia. Edificio del ‘900 che espone mostre fotografiche sempre diverse, analogiche e digitali con workshop annessi. Consigliatissimo anche se non siete super amanti della fotografia, nessuno resiste ai colori di una vecchia Kodak. Super anche il ristorante/bar dell’ultimo piano vista fiume.
DAY 3 (Vasamuseet, giro per Kungstradgarden)
La giornata parte male quando la sveglia non suona, o forse suona e io la spengo. Perdo per 3\4 minuti di ritardo il traghetto che doveva portarmi a fare il giro dell’arcipelago ( “pazienza, ritornerò” è il mood giusto per non farsi rovinare il viaggio).
Non avendo previsto altro dopo il tour che sarebbe durato circa 3 ore, decido di visitare il famoso VasaMuseet, all’interno del quale potete trovare un galeone affondato nel 1600 e recuperato trecento anni dopo. Che amiate o no le navi io consiglio di fare un salto in questo museo, non solo perchè è chiaro e ben strutturato ma perché mai vi capiterà di visitare una meraviglia del genere. Restaurato e portato alla luce il 98% dei pezzi sono originali, e ogni ora parte un tour compreso nel biglietto d’entrata al quale potrete unirvi per sapere tutte le curiosità del caso (costo piccolo 12€).
Decido di pranzare al museo, i prezzi sono accessibili e fuori fa freddo, mi copro bene e vado a fare una passeggiata sul lungo fiume che dal Vasa mi porta vicino alla stazione centrale, il quartiere di Kungstradgarden dove è stata allestita una pista di pattinaggio per il periodo invernale. Non ci penso due volte, noleggio i pattini per 5€ e torno bambina per un paio d’ore!
DAY 4 (Skansen, Rosendals Trädgård, Stockholm Public Library)
Ultimo giorno, tanta tristezza. Quando si sa che si deve rientrare c’è sempre quel velo di malinconia o almeno per me è così ma la cosa bella è che mi godo ancora di più quei piccoli momenti che sto vivendo.
Mi sveglio di buon ora e mi dirigo verso Skansen, il primo museo all’aperto più famoso al mondo. Si tratta di un bellissimo parco all’interno del quale potrete ritrovare l’antica Svezia. Fattorie, case, tradizioni, animali. Non ho seguito il tragitto consigliato, sono andata a sentimento. Molti degli animali erano in letargo come gli orsi ma ho visto lupi, volpi, gufi reali e cerbiatti. Per visitarlo tutto ci vogliono circa 3 ore, se avete la fortuna di andare durante il week end troverete anche tantissime bancarelle ed eventi tipici (costo 12€)
Su consiglio di un amico mi dirigo a piedi verso una serra chiamata Rosendals Trädgård che mi lascia senza fiato. All’interno oltre ai fiori e le piante esiste un piccolo cafè\ristorante. Merita anche solo una visita veloce (soprattutto quando il sole sta per tramontare).
Amo le librerie quindi lascio la Stockholm Public Library come ultimo posto da visitare alla fine di questo viaggio: è gratuita e merita un salto veloce anche solo per l’architettura dell’edificio.
Viaggio finito ma tanti ricordi in testa, questa città mi ha lasciata di stucco non solo per la gente, la gentilezza, l’esistenza della FIKA (che equivale alla merenda, sacra per gli svedesi), ma anche per il senso di pace che mi ha lasciato.
Se dovessi scegliere una parola per descrivere Stoccolma direi “Tranquillità”.
Per altre informazioni utili allego il link di VisitStockholm, l’account ufficiale del turismo della città!
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